Conversazione con la Presidente Fabia Parola

mercoledì 25 giugno 2025

Sara Rossini

"L'UNIONE CI GUIDA E L'AZIONE CI DISTINGUE"

La nuova presidente del nostro Club è Fabia Parola, classe 1985, socia dal 2017 ed ex presidente del Rotaract Ticino. Professionista apprezzata, ma soprattutto persona vicina agli altri, cordiale e rispettosa, Fabia porta nel Club uno stile fresco, concreto e inclusivo.

Con il motto “L’unione ci guida e l’azione ci distingue”, il suo anno alla guida del Club si apre all’insegna della collaborazione tra soci e dell’impatto positivo sul territorio.

In questa conversazione ci racconta cosa l’ha avvicinata al mondo rotariano, il significato di questo nuovo ruolo e la sua visione per il futuro, tra tradizione e cambiamento.

Sei entrata nel Rotary Club Lugano-Lago nel 2017, dopo un importante percorso nel Rotaract, di cui sei stata anche presidente. Cosa ti ha spinta ad avvicinarti così giovane al mondo rotariano e cosa ti ha trattenuta nel tempo?

Come spesso succede, tutto è nato un po’ per caso. Nel 2010 ero appena rientrata a Lugano dopo la laurea a Zurigo, quando mio fratello Malco mi ha invitata a una serata del Rotaract Lugano Ceresio. Lui non era nemmeno socio, ma era stato invitato da Giacomo Caratti, figlio del nostro socio Mario e fratello della nostra attuale segretaria Giulia.

Mi sono subito sentita accolta, in un ambiente positivo, e da lì è iniziato il mio percorso.

All’inizio sono rimasta per le belle amicizie nate fin da subito. Poi, conoscendo meglio i valori del Rotary, ho capito che erano molto vicini al mio modo di vedere la vita. Mi considero una persona fortunata, e sento il bisogno di restituire qualcosa, mettendo tempo ed energie a disposizione degli altri.

Classe 1985, sei tra le presidenti più giovani del Club e la seconda donna ad aver ricoperto questa carica. Che significato ha per te questo mandato e che messaggio pensi possa trasmettere alle nuove generazioni?

Le donne nel nostro Club sono state ammesse da poco più di dieci anni, ma una volta aperta questa porta, molti soci hanno accolto il cambiamento con entusiasmo.

È vero, a volte ci sono ancora resistenze verso i giovani o verso le donne, ma quando si mette da parte il pregiudizio e si lavora insieme, nascono il rispetto e l’amicizia.

Essere presidente è una grande responsabilità, anche se il mandato dura solo un anno. Sono molto grata per la fiducia che mi è stata data.

Uomini e donne sono diversi, ed è giusto così. Ognuno ha dei punti di forza, e credo sia importante imparare a riconoscerli e farli crescere. Quando si ha fiducia in sé stessi, anche gli altri iniziano a fidarsi.

Il motto che hai scelto per il tuo anno di presidenza è “L’unione ci guida e l’azione ci distingue”. Da dove nasce questa visione e quali sono i tuoi obiettivi per il Club nei prossimi mesi?

Ho pensato ai progetti più belli che abbiamo realizzato negli anni, e mi sono accorta che erano sempre frutto di un lavoro di gruppo. Quando i soci si uniscono e collaborano, nasce un’energia speciale.

L’armonia interna al Club è fondamentale: se c’è un bel clima, le idee circolano meglio, ci si motiva a vicenda e si riesce a fare la differenza anche fuori, sul territorio.

Il mio desiderio è che questo spirito resti forte, che ci sia spazio per tutti e che si continui a fare cose belle e utili per la comunità.

Cosa rappresenta per te far parte del Rotary Club Lugano-Lago e in che modo pensi che un Club locale possa incidere positivamente nella società di oggi?

Me lo chiedono spesso. Tante persone pensano che il Rotary sia un club per pochi, magari un po’ distaccato. È vero che ci sono dei costi da sostenere, ma il senso del Rotary non è solo quello di fare beneficenza.

La forza del nostro Club è mettere insieme persone diverse, con competenze e storie differenti, che si mettono in gioco per creare qualcosa di utile.

Quando si mettono insieme più menti e più cuori, nascono idee forti e progetti concreti. È questo, per me, il vero spirito del Rotary.

In un’epoca in cui l’impegno sociale è spesso associato alla visibilità sui social media, quale pensi sia il valore di un’organizzazione come il Rotary, fondata su relazioni autentiche e sull’azione discreta ma costante?

Anche il Rotary sta imparando a usare i social media, che sono uno strumento importante per farsi conoscere.

Per molti anni si è scelto di mantenere un profilo basso, per restare fedeli all’idea di servire senza cercare visibilità. È un principio che rispetto molto.

Ma oggi è sempre più difficile coinvolgere nuove persone se non si racconta ciò che si fa. E senza persone, i progetti non si realizzano.

Penso che si possa trovare un buon equilibrio: comunicare in modo trasparente e rispettoso, senza voler apparire. Il nostro Club ha scelto di non essere presente sui social, ma di raccontarsi di più attraverso i media tradizionali. Vedremo se sarà la strada giusta: l’importante è restare autentici.

Il passaggio delle consegne fra Matteo Bianda (Presidente 2024-2025) e Fabia Parola